Convegno Nazionale - Ascoli Piceno, 11 Novembre 2014
La sicurezza inclusiva dal progetto dell’ambiente costruito alla pianificazione dell’emergenza
L’evento rappresenta un percorso che è stato avviato già da tempo con l’obiettivo di analizzare il progetto dell’ambiente costruito, dagli edifici al terriotorio, in relazione all’emergenza e con particolare attenzione alle persone più fragili
quali anziani, bambini e persone con disabilità, per comprendere quali scelte progettuali possono determinare situazioni di maggiore criticità e, di contro, elaborare soluzioni in grado di determinare una notevole riduzione dei rischi ipotizzabili, garantendo prestazioni quali: maggiore autonomia delle persone nell’evacuazione delle strutture; maggiore sicurezza nella permanenza all’interno in attesa dei soccorsi; facilitare le operazioni di soccorso.
Nell’ambito di un incidente o di una catastrofe, infatti, il più delle volte l’ambiente risulta ostile nei confronti di chi deve muoversi e orientarsi al suo interno, specie se con delle difficoltà dovute ad una condizione di disabilità, magari conseguente all’incidente stesso. Lo stesso Piano di Emergenza non è sufficiente a fornire risposte efficaci se non contempla le esigenze delle persone speciali e, soprattutto, se redatto su un edificio che in principio, sin dalla fase di progetto, non è stato pensato per rispondere all’emergenza. Con la consapevolezza della responsabilità di cui siamo investiti nel costruire edifici e infrastrutture “intorno” alle persone, abbiamo invitato Vigili del Fuoco, Protezione Civile, medici, amministrazioni pubbliche e Associazioni delle persone con disabilità a confrontarsi con noi su questi temi per ragionare insieme unendo più punti di vista, quelli degli addetti ai lavori (soccorritori e operatori sanitari) e dei cittadini. Quest’anno, sempre all’interno di Emergenza e Fragilità, affronteremo il tema del progetto degli edifici strategici e, vista la complessità dell’argomento, dedicheremo l’edizione del 2015 ad un argomento specifico “Il progetto degli edifici strategici a partire dall’emergenza: ospedali e strutture sanitarie” (programma allegato), per proseguire l’anno prossimo con le scuole, dedicando le edizioni successive al progetto delle strutture che anche in emergenza devono garantire, oltre alla sicurezza degli occupanti, la continuità delle attività sociali. In questi particolari contesti, la risposta potrebbe essere rappresentata dalla “resilienza funzionale” dell’edificio - o delle sue parti - ad una situazione di emergenza, prestazione per la quale gli ambienti (si pensi al Pronto Soccorso) sono in grado di mantenere la loro efficienza in condizioni diverse dall’ordinario.
L'iniziativa rappresenta per noi una condivisione di intenti e obiettivi nel migliorare, sotto profili differenti, l'intero sistema dell'Emergenza con una particolare attenzione ai cittadini più fragili, nei confronti dei quali finalmente si è alzato il livello di attenzione, anche grazie ai programmi dell'UNISDR.
(Elisabetta Schiavone)